"(...) Il vecchio solleva la testa all'improvviso e lo fissa. Ha occhi gialli e luminosi e un ghigno spaventoso a cui mancano alcuni denti: - Principe Peer! - esclama. - Toh, guarda, ci si rivede. - Tu mi conosci? - chiede stupito Peer. - Chi sei? - Non ti ricordi il vecchio sui monti di Ronde? - chiede l'altro, abbassandosi il cappuccio per mostrare al giovane il proprio volto. - Tu? - esclama Peer, indietreggiando istintivamente. -Tu saresti...? - Il vecchio di Dovre - risponde l'altro, annuendo. - II tuo quasi-suocero. Sì, sono proprio io.
- Ma che ti è successo? I tuoi capelli erano rossi, mentre ora sono tutti bianchi. E poi... - Eh, purtroppo sono ridotto alla miseria più nera - dice il vecchio, accompagnando le parole con un sospiro. - Derubato, spogliato di tutto fino alla camicia, e per di più dai miei stessi cortigiani. Ormai sono solo un vagabondo con una fame da lupo. Ma anche tu sei cambiato. (...)"
"Siamo sicuri che sia giustificata la rinuncia del Papa? A parte alcune voci, per altro non decisive, la reazione alla visita annunciata si era espressa in una contestazione civile e di merito alle note tesi di Benedetto XVI su ricerca scientifica e diritti civili.
Dopo la rinuncia si sta montando una campagna di vittimismo che appare del tutto contraddittoria e infondata in una fase di invadenza clericale che non ha precedenti nella storia dell'Italia repubblicana".